🍔 IRLANDA E PAESI BASSI SONO PARADISI FISCALI? FACCIAMOCI UN PANINO 🍔
In questi giorni di lotte in sede europea in cui ogni paese cercava di far valere le proprie ragioni abbiamo assistito ad un dialogo politico (supportato dall’informazione giornalistica) incentrato sui peggiori stereotipi di tutti i paesi, una critica prevaleva su tutte: quella per cui alcuni paesi all’interno dell’UE siano del “paradisi fiscali”. Ma sarà vero?
Vediamolo insieme con la strategia del “doppio irlandese con panino olandese”.
DOUBLE IRISH WITH A DUTCH SANDWICH
Mentre scrivo è ora di pranzo, ma non sto scrivendo sul tablet la mia ordinazione per errore.
La Double Irish with a Dutch Sandwich è una strategia utilizzata da alcune grandi aziende per evitare le tassazione spostando i profitti verso aziende controllate o verso giurisdizioni che non prevedono alcuna imposizione fiscale.
Sostanzialmente viene usata per ridurre in misura anche importante (o totale) la corporate tax che andrebbe invece pagata con una normale organizzazione stabile su un territorio nazionale.
E’ considerate una strategia aggressiva di tax planning da parte delle grandi aziende che, dal 2014, hanno eluso in questo modo svariati miliardi di dollari spostandoli in paradisi fiscali.
CHI LO FA?
Potenzialmente potrebbe farlo chiunque abbia proprietà di brevetti, ma è più semplice per le tech companies in virtù del fatto che possono imputare una certa proprietà intellettuale ad una certa società controllata molto facilmente.
Con questo metodo, Apple ha suddiviso le sue attivitĂ in 3 ghost companies che sono la AOI (Apple Operations International), la ASI (Apple Sales Internatonal) e la AOE (Apple Operations Europe).
Tim Cook, CEO di Apple, ha formato più di una compagnia offshore sussidiaria. Ha riferito all’udienza del Senato degli Stati Uniti sulle imposte, due delle sue controllate irlandesi pagano circa il 2% in tasse. Il responsabile della politica fiscale di Apple, Phillip Bullock, ha confermato che le due filiali irlandesi Apple Operations Europe e Apple Sales International hanno pagato circa il 2% in tasse.
Secondo Cook i guadagni al di fuori degli USA sono stati “tassati nel mercato locale”: quindi la società trasferisce i proventi ad Apple Operations Internationals con sede in Irlanda.
Questo sfrutta un “cavillo” della legge irlandese che prevede che, per poter sottoporre all’imposizione fiscale un’azienda, essa debba avere stabile organizzazione in Irlanda. Nel caso della Apple la gestione è a Cupertino in California, quindi non soddisfa i requisiti richiesti dalla legislazione irlandese.
Chiaramente Apple non è l’unica azienda ad utilizzare questo metodo legale. Ce ne sono tantissime. Ad esempio Google, Facebook, Linkedin, Zynga, Paypal o Ebay. Insomma…è un metodo usato per ottimizzare il pagamento delle proprie tasse.
Perché l’Irlanda è così conveniente? Per via del credito d’imposta (esistente anche in Italia) per ricerca e sviluppo: offre infatti un credito d’imposta del 25% e detrazioni fiscali aggiuntive del 12.5% funzionali all’attirare aziende straniere a svolgere attività di ricerca e sviluppo sul territorio nazionale.
COME FUNZIONA?
Sostanzialmente gli step sono i seguenti:
1. Vengono istituite una societĂ irlandese e una olandese
2. I profitti vengono inviati alla societĂ irlandese
3. Questi profitti vengono corrisposti ad una societĂ olandese che detiene i brevetti
4. I profitti vengono poi trasferiti ad una seconda societĂ irlandese con sede in un paradiso fiscale vero
Per questo nasce il nome “Double Irish with Dutch Sandwich”: il pane sono le aziende irlandesi e in mezzo c’è l’azienda olandese.
CONCLUSIONE
Tutto ruota attorno alla concorrenza e il mondo sta diventando ogni giorno più piccolo con aziende che, da sole, fanno girare gli ingranaggi dell’economia e per cui gli stati non sono altro che un limite da sostentare.
Se i prezzi di un supermercato sono troppo alti noi cambiamo facilmente supermercato: allo stesso modo possono ragionare le grandi multinazionali che non hanno bisogno di uno stato. E’ lo stato ad aver bisogno di loro per creare lavoro e foraggiare il welfare.
Se a uno stato non piace la concorrenza fiscale di altri stati non deve fare altro che abbassare le proprie aliquote e fare concorrenza lui stesso e diventare competitivo.
Irlanda e Paesi Bassi non sono paradisi fiscali. Hanno tasse di fatto equivalenti a quelle italiane.
Permettono tuttavia una gestione della contabilità più “fantasiosa” e che sicuramente fino alla fine del 2020 conterrà delle falle che molte aziende saranno disponibili a sfruttare.
Sapete invece qual è davvero un paradiso fiscale? L’Italia! Abbiamo infatti la tassa di successione più bassa d’Europa pari al 4% con una franchigia di 1 milione di euro.
Questo ha infatti fatto nascere numerose agenzie nei paesi esteri che si occupano di spostare i beni in Italia precedentemente alla morte ed evitare dunque di pagare le alte imposte di successione del paese d’origine.
Rallegriamoci! Siamo il paradiso del defunto (e dei suoi averi) su questa terra: il resto è in mano a Dio.